Kim Dotcom, l’eclettico fondatore di Megaupload torna a far parlare di sé a seguito di alcuni tweet apparsi sul proprio account ufficiale. Dopo aver comunicato al mondo il ritorno della sua creatura Kim ha rivelato in queste ore ulteriori caratteristiche dell’atteso servizio di cloud storage che dovrebbe prevedere 100 GB di spazio gratuiti e un sofisticato sistema di cifratura che proteggerà i dati degli utenti.
L’imprenditore – che ora vive in nuova Zelanda dove ha fondato il partito Internet Party – sta ancora combattendo la sua pluriennale battaglia legale contro la giustizia americana per svariati capi d’accusa – con l’intenzione dichiarata (che ha tutti i toni di una sfida) di rilanciare una nuova versione del popolarissimo sistema di web storage, chiuso nel 2012 con una media di 50 milioni di utenti giornalieri, fondamentalmente per violazione di copyright. Il nuovo progetto denominato MegaUpload 2.0, attualmente in fase di gestazione, è il terzo tentativo di Kim di creare una piattaforma di condivisione di file online sicura. Il primo, la versione originale di MegaUpload, fu lanciata più di dieci anni fa e si rivelò un’operazione di successo. La gloria e la popolarità durarono per oltre sei anni, prima che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, con una mossa controversa, fece chiudere il servizio. Il nuovo servizio dovrebbe ripristinare gli account di tutti gli ex utenti di Megaupload e secondo le indiscrezioni trapelate, incorporerà l’uso della moneta virtuale Bitcoin. Tuttavia non è chiaro se questa verrà utilizzata solo come sistema di pagamento – garantendo quindi maggiore affidabilità rispetto a taluni fornitori di servizi di pagamento convenzionali – o anche come un’opportunità per tenere traccia di ciò che gli utenti condivideranno attraverso il servizio.
La data ufficiale scelta per il lancio è il 20 gennaio 2017. La piattaforma di file-hosting e sharing includerà la funzione “white label” ovvero la possibilità di accreditarsi con qualsiasi dominio in modo gratuito per le esigenze di condivisione cloud.
La novità più eclatante è però Bitcache, un sistema di microtransazioni in Bitcoin che permetterà agli utenti di guadagnare dai download dei propri file.
«Ogni trasferimento di file su Megaupload 2.0 sarà collegato a una microtransazione Bitcoin. Preparatevi ad accogliere Bitcache» ha scritto Dotcom in un suo recente tweet, senza spiegare peraltro che cosa sia questo Bitcache.
Il legame tra Megaupload e Bitcache comporterà però il fatto che gli utenti dovranno dotarsi di un minimo quantitativo di Bitcoin. Non a caso, Dotcom suggerisce: «Comprate Bitcoin finché costano poco. Come adesso. Fidatevi. Bitcoin varrà $2000 nel 2017».
Decentrato, anonimo e crittografato in maniera impenetrabile: così sarà il nuovo Megaupload. In altre parole – per citare Kim Dotcom –«Un incubo per tutti quelli che vogliono censura e sorveglianza di massa».