Anche se la notizia ha ormai una quindicina di giorni, ritengo che sia utile riportarla perchè aggiunge un altro tassello all’orientamento prevalente dei governi e delle giurisdizioni europee riguardo alla criptovaluta ed alla possibile applicabilità di una tassazione su di essa. La cosa non è per niente banale in quanto uno dei maggiori pregi, ma anche delle maggiori fonti di difficoltà ad inquadrarla, è la capacità del Bitcoin di essere contemporaneamente moneta (pur con volatilità importante), asset o prodotto finanziario (azioni-shares tassabili per capital gain o con imposte sul valore aggiunto) e strumento di pagamento (alla pari e addirittura meglio di carte di credito, paypal, bonifico ecc.) Diversamente da quanto pare sia l’orientamento USA dove, tentativi di regolamentazione ed inquadramento del BTC come bene soggetto a tassazione, sull’esempio della Bit Licence adottata in quel di New York che sta però provocando la fuga degli operatori da quel territorio, in Europa del nord (Baltici e Scandinavia), così come recentemente in Spagna, l’orientamento è invece quello di non considerarne l’aspetto di bene o prodotto ivabile, evitando che ciò incida pesantemente sul suo valore complessivo e conseguentemente sullo scambio e sulla sua diffusione . Ora quindi anche la Svizzera pare orientata verso questo atteggiamento e a riportarcelo è l’Associazione Bitcoin Svizzera che ha pubblicato un comunicato che di seguito riporto:
Da ieri il forum mondiale che tratta di criptovalute ed in particolare di Bitcoin è irraggiungibile. La cosa è piuttosto grave per gli appassionati e la comunità globale Bitcoin che usano il forum di Bitcointalk.org quale principale fonte di notizie, novità ed informazioni in questo campo. Il forum non è diviso infatti solo per argomenti, ma anche per spazi territoriali/nazionali indipendenti con moderatori locali ed è seguitissimo. Da quanto riportato dagli amministratori del forum su twitter (vedi foto in alto) pare che tutto ciò sia avvenuto attraverso un operazione di social engineering, un elegante forma per dire che i pirati informatici hanno recuperato informazioni preziose attraverso rivelazioni inconsapevoli dell’ISP NFOrce (il fornitore del servizio di collegamento del forum a internet). Da quanto appreso nelle ultime ore la compromissione del sito è avvenuta a livello di passwords e di email degli iscritti. Il forum è utilizzato moltissimo anche per la pubblicazione di nuovi servizi che utilizzano le criptovalute e per lo scambio libero ed on line di queste valute virtuali. Un grave colpo quindi per i dealers che basano la loro attività di cambio valute sulle inserzioni pubblicate su Bitcointalk.org. Gli stessi admin del forum stanno conducendo indagini accurate e prevedono di essere in grado di rimettere online il sito nelle prossime 12-24 ore. Molto probabilmente gli utenti iscritti saranno costretti a cambiare password per accedere di nuovo al forum o peggio, rivedere addirittura la sicurezza delle proprie caselle email collegate con il forum. L’accusa da parte di alcuni utenti da twitter e reddit è che la tecnologia alla base della gestione della sicurezza di questo importante forum sia ormai datata ed obsoleta almeno di 10 anni e vi è quindi da parte di costoro la richiesta di un nuovo forum che abbia un secure system più avanzato e moderno. Personalmente riteniamo che sia perfettamente inutile accusare di un tanto quando la causa è un errore umano e non tecnologico e dovuto a leggerezze di chi è esterno all’amministrazione del forum come l’ISP stesso.
In un lungo comunicato del SEC di oggi, Paypal ha stabilito che i suoi commercianti possano da ora cominciare ad accettare bitcoins. Come riporta il testo originale del comunicato:
Fuori dall’Euro : Bufala (greca) o Pesce (d’aprile) purchè sia Bitcoin
Riporto di seguito la notizia lanciata da Repubblica, quotidiano noto e accreditato in Italia per le clamorose bufale che pubblica con una frequenza pressochè continua. E’ la testata ufficiale del PD infatti, la prima a pubblicare la notizia per cui il ministro ellenico dell’economia, Yanis Varoufakis, abbia deciso stamane di abbandonare l’euro per il bitcoin, tranne poi sottolineare che trattavasi di pesce d’aprile. Che Varoufakis fosse amico delle Bitcoin già si sapeva, viste anche recenti e molto serie ipotesi e seguenti interviste su una criptomoneta ellenica basata sul bitcoin e sulla blockchain , ma di fatto controllata dallo Stato greco, come toccasana per la grave crisi in cui versa il paese. Il pesce d’aprile odierno però pare qualcosa di più di una semplice burla all’indirizzo dei tedeschi e dell’Europa delle banche e anche nella sua elaborazione si può intuire che un pensierino Varoufakis lo sta facendo seriamente sul Bitcoin. Altro che “Pinocchio” Renzi e quei “pallonari” di Repubblica!
Buona lettura
Gavrilo
Bitcoin Foundation Italia – Il bugiardino del Bitcoin
Da tempo vado dicendo e scrivendo che gli enormi ed ovvi interessi delle lobby economiche e finanziarie mondiali osservano con diffidenza uno strumento di libertà come il Bitcoin, quando peggio, accortisi di non poterci mettere le grinfie sopra,utilizzano qualsiasi mezzo, in primis i media dell’informazione tradizionale (giornali e televisione), per dare notizie completamente fuorvianti sul fenomeno dirompente delle criptovalute e fare del sano (per loro) terrorismo mediatico.Visto i tristi primati dell’Italia in questo settore e la qualità infima dei pennivendoli (“giornalisti”) nostrani, anche la Fondazione italiana Bitcoin, unico organo apolitico e super partes di esperti e appassionati di questo settore nel BelPaese, ha voluto segnalare ed istituire un premio per le CAZZATE più grossolane pubblicate sull’argomento. E naturalmente c’era da aspettarselo, La Repubblica ed il gruppo Espresso sono in corsa per il primo posto. Di seguito riporto il primo comunicato della Fondation ricordando a tutti e non solo ai suddetti “giornalisti”, ma anche ai lettori, di informarsi, informarsi ed informarsi, controllando ferocemente le fonti, se vogliono addentrarsi nel complesso mondo delle criptovalute. Ho aperto perciò un’apposita sezione nelle CATEGORIE del blog e controllerò e riporterò il seguito dell’istituito “Bugiardino Bitcoin”, premurandomi di segnalare altre “perle di saggezza” qualora non si volesse proseguire con questo sacrosanto strumento di controllo della malainformazione.Buona lettura.GAVRILO(altro…)
La rivoluzione Bitcoin potrebbe essere la prossima Internet, dice la Banca d’ Inghilterra
La Banca d’Inghilterra ha svelato un analisi sulle criptovalute come il Bitcoin suggerendo che il denaro elettronico potrebbe causare un drastico cambiamento nell’industria dei pagamenti.
Andreas Antonopoulos crede che il Bitcoin toccherà nuovi massimi entro i prossimi due anni.
Mentre parlava pubblicamente riguardo alla discesa nelle quotazioni del valore del Bitcoin, il celebre attivista Bitcoin ha sottolineato che nel corso dello stesso anno ribassista per il prezzo del bitcoin, questo settore ha ricevuto $ 500 milioni di investimenti . Egli ha puntato in particolar modo su due tecnologie riguardanti i bitcoin wallets – multisig e hierarchal deterministic (HD) wallets — che hanno suscitato interesse nel mondo reale e portato immensi profitti a chi le ha lanciate. (altro…)
Così, è successo. Dopo essersi mosso per qualche tempo attorno ai $300, il prezzo del Bitcoin è precipitato sotto i $300. Questo nuovo crollo del Bitcoin all’inizio del 2015 è una continuazione del trend ribassista dell’ultimo anno – il 2014, in cui il Bitcoin ha avuto la peggiore performance tra tutte le valute esistenti al mondo , per quanto riguarda i grafici. Invece, se aprite la mente ad una finestra di 14 mesi anzichè ad una di 12 , il Prezzo del Bitcoin ha performato molto meglio. Cercate di tenere ciò bene a mente.
Un’ altra prova che il Bitcoin è qui per restare: sulla scia di Microsoft, Dell, Time news il negozio e-commerce iDIAMONDS ha ora deciso di accettare bitcoin per la vendita di diamanti e di gioielleria in diamanti.