Gli ultimi attacchi hacker e le ingenti perdite di criptovalute su mercati non regolamentati quali sono oggi le piattaforme exchanger, insieme all’aumento generale del valore di mercato di questo settore che dopo esser passato dagli oltre 800 miliardi di dollari di dicembre scorso ai 400 miliardi di controvalore attuali destando l’interesse non solo degli investitori a livello globale, ma anche quello dei regolatori mondiali che pare si siano fissati nell’indicare il 2018 come l’anno della regolamentazione per il mondo delle criptovalute. Insomma, la torta è veramente appetitosa e ci devono mettere le grinfie sopra a qualsiasi costo, anche se personalmente dubito, per la natura stessa delle criptovalute, che ci riescano in modo efficace.
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NANI E CRIPTOBALLERINE – STORIA DEL PRIMO EXCHANGER-CRACK ITALIANO
Nell’ultimo articolo da me pubblicato ho riportato un ingente furto avvenuto nemmeno 15 giorni fa sulla piattaforma giapponese Coincheck per un controvalore di 58 miliardi di yen (pari a 530 milioni di dollari), come una delle cause del calo di quotazione del Bitcoin a cui abbiamo appena assistito. Queste situazioni non sono certo una rarità, anzi sono per lo più comuni nel mondo delle criptovalute ed è una delle ragioni per cui molti preferiscono affidarsi a cambiavalute privati, ma affidabili, piuttosto che a piattaforme exchanger di cui non si sa nulla se non che i vostri denari non sono assolutamente assicurati e che questi mercati sul web non hanno alcun requisito che li accomuni a Banche, società finanziarie o Assicurazioni. Il mio consiglio è sempre quello di possedere un wallet proprietario dove conservare le criptovalute (vedi qui il tutorial su come scegliere quello giusto e sicuro) e di lasciare soldi e criptovalute il meno tempo possibile sulle piattaforme exchanger, qualora voleste usarle. Buona lettura
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ATTACCO CONCENTRICO (FALLITO) AL BITCOIN
Buon anno a tutti!
Molte sono come sempre le novità in un mondo , quello delle criptovalute, che si muove ad una velocità difficilmente arrestabile e la cui comprensione è spesso ardua anche per gli operatori e gli esperti del settore.
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Il Bitcoin vola a massimi record, ma la sua corsa è appena iniziata
Molte voci si rincorrono in questi giorni per spiegare i motivi per cui il valore e la quotazione del Bitcoin, nonostante tutto e tutti, vola ed continua a infrangere i record precedenti (l’ultimo datato il 2 settembre scorso). A nulla valgono i divieti e le restrizioni poste in Cina e in altri Paesi, le sempre maggiori difficoltà che il sistema bancario globale impone sui conti di chi cambia da moneta fiat a bitcoin e, non ultima notizia , dopo Visa, anche Mastercard, cioè i maggiori circuiti di carte di credito, chiuderà entro tre mesi tutte le carte in criptovaluta emesse fuori dallo Spazio Economico Europeo. Tutto questo , forse costoro non lo hanno capito, non fa altro che rinforzare ulteriormente l’uso diretto di Bitcoin per acquisti di beni e servizi accelerandone così l’acceptance e la sua diffusione e quindi, vista la scarsità di reperimento e la mancanza di un regolatore che possa inflazionarlo, non fa altro che aumentarne ulteriormente il valore sul mercato. Per ribadire ciò e per controbattere a chi in questi giorni è dubbioso se investire cambiando i propri risparmi in Bitcoin , magari perchè pensa di essere ormai in ritardo o che sia una bolla speculativa pronta a scoppiare , vi invito allora a leggere le corrette considerazioni fatte da Guido Gennaccari dal sito tradingroomroma.it:
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BITCOIN: Giappone e Svizzera corrono, la UE è immobile, l’Italia inciampa
Mentre il Giappone si è da poco dotato di una regolamentazione per quanto riguarda gli scambi di criptovalute considerando di fatto il Bitcoin e le sue sorelle minori alla stregua di strumenti di pagamento, dall’altra parte del mondo anche la Svizzera si è mossa da tempo considerando il bitcoin come valuta straniera e accettandolo comunemente per il pagamento di servizi pubblici locali , trasporti ed altro. L’Unione Europea invece su questo come su altri temi importantissimi per la vita dei propri cittadini, soffre di un immobilismo preoccupante. A dimostrazione di un tanto, il presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, ha infatti dichiarato ieri che il bitcoin non rientra nelle competenze normative della BCE. La dichiarazione è stata presentata in risposta a una domanda della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. “Non è in nostro potere proibire o regolamentare (il Bitcoin)” – Ha dichiarato Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea . La commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo era intervenuta in merito alla questione interpellando la BCE se intendesse sviluppare un’architettura di regolamentazione relativa al bitcoin e quali fossero i rischi che i crittografi possano causare all’economia europea attraverso le criptovalute. Secondo una traduzione di Google di una storia pubblicata da Eunews.it, Draghi ha dichiarato che dopo aver considerato “la grandezza, l’accettazione dell’utente e l’impatto sull’economia reale (del Bitcoin) … sarebbe comunque molto prematuro considerarlo come strumento di pagamento per il futuro” (aspettiamo allora che sia così maturo da cadergli in testa!! ndr.) Il presidente della BCE ha dichiarato che la Banca Centrale Europea”non ha ancora discusso” sul tema, aggiungendo che “non sarebbe nel nostro potere vietare o regolamentare (il Bitcoin)”. Draghi ha anche espresso l’intenzione della BCE di valutare i rischi informatici associati a bitcoin e cryptocurrencies. Le dichiarazioni di Draghi in merito alla tecnologia Blockchain sono state ribadite anche durante un evento al Trinity College di Dublino durante un evento di dialogo giovanile , dove ha risposto a una domanda se “le nuove tecnologie, in particolare la blockchain, avranno un ruolo nella futura politica monetaria . Draghi ha risposto:” noi alla BCE stiamo esaminando questo aspetto e lo stiamo esaminando da un po ‘di tempo. La conclusione è che, a questo punto, la tecnologia non è ancora abbastanza matura per essere considerata sia nella politica delle banche centrali, sia nel sistema dei pagamenti. Dobbiamo guardare prima e ancora a come progredirà questa tecnologia in futuro. ” In entrambi gli eventi, il presidente della BCE ha sottolineato inoltre la volontà della Banca centrale europea di valutare invece i rischi informatici associati alle nuove tecnologie. Al Trinity College di Dublino, Draghi ha descritto “il rischio cyber” come dominante nel regno della digitalizzazione”. Ha aggiunto che “qualsiasi innovazione, come la Blockchain, verrà sottoposta a screening dal punto di vista dell’ esposizione al rischio informatico che si considera in crescita ogni qualvolta si presenta una nuova tecnologia “. Il presidente della BCE ha anche recentemente rifiutato i piani dell’Estonia per lanciare una valuta digitale crittografica (criptovaluta) a livello statale, affermando che secondo la legge dell’Unione europea” nessun Stato membro può introdurre propria valuta. La valuta dell’area euro è l’euro “. Precedentemente sempre questa settimana, il vicepresidente della BCE, Vitor Constancio, ha paragonato il bitcoin alla” bolla dei tulipani”che ha attraversato i Paesi Bassi nel XVII secolo. Constancio ha anche respinto il suggerimento di vedere il bitcoin come una minaccia per il settore finanziario europeo, dichiarando che il bitcoin ” non è certamente una moneta e non lo vediamo come una minaccia alla politica della banca centrale”.
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BITCOIN , MANUALE PRATICO SULL’ORO DEL 21° SECOLO – VIII. SEGWIT E LIGHTENING NETWORK
Cari amici bitcoiners e newbies (novizi),
sono lieto di annunciarvi questa bella novità: un Manuale pratico e alla portata di tutti che vi aiuterà a capire ed entrare nel mondo delle criptovalute. Scritto da 3 giovani colleghi imprenditori italiani, che sono impegnati come me nel campo delle valute digitali decentralizzate, un mondo nuovo ed estremamente rivoluzionario, ma ricco di opportunità. Come ho scritto nella prefazione/introduzione di questo libro/manuale, il Bitcoin oltre ad aver cambiato radicalmente ed in meglio la nostra vita ci ha mosso l’esigenza di fornire ad una platea quanto più eterogenea, degli strumenti di conoscenza anche approfondita , ma scritta in maniera semplice ed alla portata di tutti, nel mio caso in lingua italiana ( ma il libro verrà tradotto in più lingue) . Il manuale non ha alcuna pretesa scientifica o tecnica, ma solo divulgatoria. Vi preghiamo quindi in anticipo di scusarci ed eventualmente segnalarci se vi troverete eventuali imprecisioni. Molti sono però i punti di contatto anche ideali tra me e questi giovani colleghi entrapreneurs ed è per questo che ho deciso di aiutarli e collaborare con loro alla correzione e diffusione di questo manuale che è acquistabile su Amazon QUI ed anche in bitcoin contattandomi direttamente. Vi potrà sembrare un controsenso pagare in bitcoin un manuale per iniziare a conoscerli, ma la novità è che, per chi nuovo di questo mondo cryptofinanziario volesse approfondire ed imparare le prime nozioni e notizie sulle criptovalute comprandolo e soprattutto leggendolo, sono disponibile ad insegnargli da subito a scaricarsi il suo primo portafoglio e a cambiare in bitcoin inviandogli la cifra necessaria poi all’acquisto del manuale.
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8 anni di BITCOIN e 58 fatti rilevanti da sapere
Mi hanno segnalato questa interessante infografica che a quasi 10 anni dalla nascita del Bitcoin raccoglie 58 fatti rilevanti che lo riguardano. Per chi ha difficoltà con la lingua inglese troverà la traduzione in italiano in fondo, sotto l’immagine. Leggeteli, sono veramente interessanti, soprattutto per imparare le cose fondamentali da sapere sul Bitcoin, ma anche utili per chi usa questa criptovaluta da tempo. Buon divertimento!!
Exchangers virtuali e antiriciclaggio, l’Italia si muove prima di tutti
E’ l’ Italia la prima nazione che si mette a normare su criptovalute e cambiavalute, anticipando le disposizioni della proposta di modifica della IV Direttiva europea — che passerà attraverso una discussione plenaria non prima della fine di ottobre 2017. La IV Direttiva antiriciclaggio (Direttiva UE 2015/859) è stata infatti introdotta in Italia con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Italiana del Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n. 90 (G.U. n. 140 del 19 giugno 2017) con la riscrittura totale del Decreto Legislativo 231/2007 ed entrata in vigore proprio in questi giorni, il 4 luglio 2017. Come al solito un bel pasticcio all’italiana in cui si accomunano i linden dollars di Second Life alle criptovalute decentralizzate e trustless come bitcoin e altcoins e le piattaforme exchanger che girano milioni di euro con i dealers che cambiano qualche centinaia di euro in rete . Con questa occasione viene per la prima volta introdotta però la definizione giuridica di “valuta virtuale” e di “cambiavalute virtuale” rendendo così gli exchanger soggetti destinatari delle normative antiriciclaggio di cui alla direttiva antiriciclaggio citata e la previsione che questi ultimi ottengano una licenza e l’iscrizione in un registro apposito. Il testo contiene anche le modalità con cui i prestatori del servizio devono comunicare alle autorità la loro presenza sul territorio.
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Wekiwi.it, il gestore energetico italiano che accetta Bitcoin
L’interesse nelle criptovalute e la loro diffusione ed utilizzo, sta finalmente registrando un buon risveglio anche in Italia, soprattutto dopo che l’Agenzia delle Entrate ha ribadito, in risposta ad altri recenti interpelli in proposito, che le transazioni e lo scambio di bitcoin tra privati non è tassabile, riconoscendo così e di fatto la propria impossibilità ad intervenire in materia causa la natura stessa del Bitcoin. Anche se sono convinto che ciò possa essere solo una momentanea tregua, è comunque un approccio amichevole ed un riconoscimento verso le criptovalute che ci pone, una volta tanto, all’avanguardia nel panorama istituzionale mondiale. A conferma di un tanto ho riscontrato una crescente attività di scambio di criptovalute dall’inizio dell’anno con il crescere della quotazione bitcoin e molto più recentemente, anche la notizia , seppur depurata da dettagli fuorvianti di Ansa.it, della prima agenzia immobiliare in Italia che vende appartamenti e immobili in bitcoin. Assieme a tutto ciò e proprio in questi giorni, si registra la bella novità di un nuovo gestore italiano per l’energia (gas ed elettricità), wekiwi.it che accetta bitcoin in pagamento nel proprio shop online. Attualmente non si possono ancora pagare le bollette per le forniture energetiche in bitcoin, ma è sempre un buon inizio. Di seguito riportiamo il link della notizia così come è apparsa su Il Quotidiano.net